Introduzione – Dolore al gomito: le condizioni più diffuse
Le tre più comuni forme di dolore che colpiscono il gomito, fra cui l’epicondilte la più frequente, saranno illustrate nel corso di questo articolo.
Indice
- IL GOMITO
- DOOLORE IN PROSSIMITA’ DELL’EPICONDILO
- DOLORE IN PROSSIMITA DELL’EPITROCLEA
- DOLORE INTERNO AL GOMITO PRESENTE SOLO DURANTE L’ESTENSIONE DELL’ARTO SUPERIORE
Il gomito
Il gomito è l’articolazione che collega il braccio all’avambraccio, ed è costituito di 3 elementi ossei:
- omero
- ulna
- radio
Le persone che possono sviluppare con maggior probabilità delle condizioni dolorose al gomito sono soprattutto quelle che:
- praticano sport con la racchetta, come il tennis o il padel;
- svolgono lavori manuali come i muratori o gli elettricisti;
- passano molte ore a scrivere sulla tastiera del pc.
Dolore in prossimità dell’epicondilo
Cosa è l’epicondilo?
L’epicondilo è una sporgenza ossea dell’omero. Guardando il braccio di una persona che si trova davanti a noi, l’epicondilo è in prossimità della prominenza muscolare laterale (che si trova verso l’esterno) che infatti è costituita dai muscoli epicondiloidei. Nel caso di sport come il tennis, questi muscoli sono continuamente reclutati e possono subire patologie da sovraccarico come l’epicondilite (infiammazione dei muscoli epicondiloidei) che è chiamata anche “gomito del tennista” vista l’elevata incidenza della patologia in coloro che svolgono questo tipo di sport.
Come si cura l’epicondilite?
Nel primo periodo oltre al riposo e agli impacchi di ghiaccio, nelle fasi più acute può essere utile applicare i cerotti antalgici durante la notte. Ovviamente questi rimedi sono buoni per diminuire i sintomi ma non risolvono la causa, per quello occorre pianificare un ciclo terapeutico specifico ad personam ed è ciò che facciamo in FISIOVCO.
Proseguendo le terapie il paziente viene trattato con:
- Tecniche di Terapie Manuale: per ripristinare la corretta biomeccanica articolare e normalizzare le tensioni fasciali;
- Terapie Fisiche: onde d’urto (ESWT) che sono il trattamento d’elezione nelle tendinopatie inserzionali croniche, caratterizzate da una scarsa vascolarizzazione della giunzione osteotendinea.
- in alternativa è utile della tecarterapia con iperemia per dare uno stimolo biologico al tessuto e accelerare i tempi di recupero.
- Esercizio terapeutico: abbinati ad ausili specifici come gli elastici di diversa tensione, gli esercizi sono importanti per recuperare la funzione motoria e il gesto sportivo.
Dolore in prossimità dell’epitroclea
Cosa è la troclea?
Guardando il braccio di una persona davanti a noi, la troclea è l’estremità ossea del gomito situata sotto la prominenza muscolare che si trova nella parte del gomito che confina con le coste. I muscoli epitrocleari, che originano dall’omonima prominenza ossea, sono i più reclutati nel golf, al punto che l’infiammazione degli stessi è chiamata “epitrocleite” o “gomito del golfista” per la grande incidenza tra i golfisti.
Come si tratta l’epitrocleite?
Gli strumenti fisioterapici che si usano per curare questa condizione clinica sono gli stessi che si applicano per l’epicondilite (terapia manuale, mezzi fisici ed esercizi), è ovvio che cambia la modalità di esecuzione dato che si tratta di un complesso anatomico differente.
Dolore interno al gomito presente solo durante l’estensione dell’arto superiore
Prima di iniziare qualsiasi ciclo fisioterapico effettuiamo sempre un’attenta valutazione fisioterapica del paziente, anche se quest’ultimo si presenta con una prescrizione medica. La sede del sintomo si trovava leggermente sopra l’epicondilo e il dolore viene in questo caso clinico descritto dal paziente simile a un “bruciore” o a una “scossa”, che sono sintomi caratteristici del sistema nervoso.
Se alla contrazione dei muscoli epicondiloidei (che in un’epicondilite sono infiammati e dolenti) non si evoca nessun sintomo, a volte il dolore viene avvertito dal paziente quando si estende l’arto superiore e aumenta se si estendono anche le dita della mano.
Vengono effettuati dei test neurodinamici, che valutano la mobilità del nervo, e se questi risultano essere positivi significa che il movimento del tratto cervicale influenzava la mobilità del nervo che a sua volta è responsabile della sintomatologia.
Come si tratta una clinica di questo tipo?
In prima fase si tratta la cervicale tramite delle tecniche di terapia manuale. Nelle sedute successive abbiamo integrato la terapia manuale con degli esercizi di neurodinamica, che hanno contribuito a migliorare la funzionalità dell’arto e a diminuire la sintomatologia, Infine vengono inseriti degli esercizi terapeutici sia a livello cervicale che a livello del gomito.
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